Benevenuti nel sito del Codalunga

 

 

DATI TECNICI E CRITERI DI GIUDIZIO

NOMENCLATURA UFFICIALE

ANCESTRALE: DEFINISCE I SOGGETTI, MASCHI E FEMMINE ANCESTRALI SIA A BECCO GIALLO CHE A BECCO ROSSO (SOTTOSPECIE HEKI)

TOPAZIO: DEFINISCE I SOGGETTI MASCHI E FEMMINE, MUTATI TOPAZIO SIA A BECCO GIALLO CHE A BECCO ROSSO (SOTTOSPECIE HEKI)

FEOMELANICO: DEFINISCE I SOGGETTI MASCHI E FEMMINE, MUTATI FEOMELANICI (EX ISABELLA) SIA A BECCO GIALLO CHE A BECCO ROSSO (SOTTOSPECIE HEKI)

INO: DEFINISCE I SOGGETTI MASCHI E FEMMINE, MUTATI INO (EX CREMA INO) SIA A BECCO GIALLO CHE A BECCO ROSSO (SOTTOSPECIE HEKI)

GRIGIO: DEFINISCE I SOGGETTI MASCHI E FEMMINE, MUTATI GRIGIO SIA A BECCO GIALLO CHE A BECCO ROSSO (SOTTOSPECIE HEKI)

ALTRE VARIETA': DEFINISCE I SOGGETTI, MASCHI E FEMMINE, DI TUTTE LE ALTRE MUTAZIONI NON STANDARDIZZATE SIA A BECCO GIALLO CHE A BECCO ROSSO ( SOTTOSPECIE HEKI)

Note:

  • Tutte le denominazioni dovranno essere precedute dalla dicitura di D. Codalunga;
  • Tutte le nomenclature vanno indicate per esteso ad eccezione del termine feomelanico the può essere indicato con Feo;
  • Le combinazioni di mutazioni andranno definite per addizioni di termini facendo precedere quello scritto più in alto es:
    • D. Codalunga Topazio Ino
    • D. Codalunga Ino Grigio

FORMA PROPORZIONE E TAGLIA

Il diamante codalunga a caratterizzato da una sagoma armonica particolarmente slanciata con parti superiori,
collo a petto, robusti a zona ventrale molto affusolata. La testa, di forma trapezoidale, molto larga alla base
del collo è ben posizionata sul petto proteso in avanti rispetto al ventre. Il dorso è allineato con la coda leggermente
rivolta verso l'alto nella parte terminale. E' ammessa una leggera inflessione all'altezza della nuca e del codione. In senso trasversale il soggetto deve presentare una sagoma piuttosto piena ed arrotondata specie all'altezza del petto

 

PUNTI CRITICI DI RIFERIMENTO

 

COLLO: CORTO E STRETTO

TESTA: PIATTA

PETTO: PROLUNGATO PER ECCESSO-STERNO SPORGENTE-POCO SVILUPPATO-FORMA ASIMMETRICA

TAGLIA: TROPPO RIDOTTA

VENTRE: APPESANTITO PER ECCESSO DI GRASSO

CODA: TROPPO LUNGA

BECCO: TROPPO LUNGO RISPETTO AL CORPO

ALI: TROPPO LUNGHE

N.B. L'IMPORTANZA DEI DIFETTI E' DECRESCENTE

 

PIUMAGGIO PORTAMENTO CONDIZIONI GENERALI

 

PIUMAGGIO:

Serio, composto, completo ed aderente al corpo. Di buona consistenza specie nei punti coperti da piccole piume: redini, attaccature del becco e della gola. Dal petto al dorso deve essere ben compatto è di giusta lunghezza, così da evitare divisioni fra le piume: 'scrimature'. Dai fianchi al sottocoda deve essere ben tirato evitando 'sbuffature' , o parti rilassate. Molta importanza và data alle due timoniere centrali che devono essere più spesse possibili e di buona consistenza fino agli apici.

Eventuali tracce di piumaggio giovanile o parti di esso in crescita vanno penalizzate.

PUNTI CRITICI DI RIFERIMENTO

CODA: MANCANZA DI UNA O TUTTE E DUE LE TIMONIERE CENTRALI-TIMONIERE TROPPO SOTTILI-TIMONIERE DISUGUALI

REDINI: PIUMAGGIO TROPPO RADO

FIANCHI:SBUFFI CHE FUORIESCONO DALLE ALI

BAVETTA: PIUMAGGIO GIRATO

 

PORTAMENTO:

Il diamante codalunga ha un portamento piuttosto variabile; alterna ai 45°, in posa normale sul posatoio, momenti di eccitazione in orizzontale con il corpo proteso in avanti, in ogni caso il ventre deve essere sempre ben staccato dal posatoio. Ali ben appoggiate e combacianti sul codione. Zampe parallele. Indole vivace deve presentarsi al giudizio saltellando fra i posatoi senza mostrare nervosismo.

PUNTI CRITICI DI RIFERIMENTO

VENTRE: POGGIATO SUL POSATOIO

PETTO: TROPPO SBILANCIATO IN AVANTI

ZAMPE: DIVARICATE

COMPORTAMENTO : SOGGETTO SULLO SFONDO DELLA GABBIA- SOGGETTO AGITATO O STRESSATO

 

CONDIZIONI GENERALI:

Il soggetto deve presentarsi in perfetto stato di salute e pulizia. Zampe ed unghie non devono presentare deformazioni o atrofie di nessun genere; zone cicatrizzate o ispessimenti sono da considerarsi difetti. Il becco non deve presentare scagliosità; le due parti debbono congiungersi esattamente ed essere di eguale lunghezza. Gli occhi devono presentarsi rotondi e ben aperti. Il piumaggio deve presentarsi pulito senza penne rotte o rovinate. Eventuali difetti giudicati irreversibili decretano la squalifica del soggetto.

PUNTI CRITICI DI RIFERIMENTO

CODA: IMONIERE CENTRALI SPEZZATE O SCIUPATE

ZAMPE: SCAGLIATE O CON PARTI GONFIE

ALI: REMIGANTI SPEZZATE O SCIUPATE

BECCO: SCAGLIATO

PULIZIA: CODA SPORCA

N.B. - L'IMPORTANZA DEI DIFETTI E' DECRESCENTE

DISEGNO

 

Il diamante codalunga è caratterizzato da un disegno particolarmente sobrio: bavetta calzone e redini definiscono zone ben delineate e contrastanti. E' apprezzabile ai fini del giudizio che la dimensione di queste zone sia la più estesa possibile E' altresì condizione essenziale ai fini di una positiva valutazione, della voce disegno, che le zone, così come sopra definite, restino più o meno visibili in tutte le varietà descritte nel presente standard, con i contorni ben delineati.

Qualsiasi pezzatura è da considerarsi difetto grave.

E' da valutare ai fini della voce disegno anche la regolarità della linea di demarcazione che stacca nettamente la nuca dal colore del dorso.

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PUNTI CRITICI DI RIFERIMENTO

BAVETTA: MARGINI NON DELIMITATI-FORMA TROPPO ALLUNGATA

REDINI: INTERROTTE O TROPPO SOTTILI-NON SIMMETRICHE DA AMBO I  LATI

CALZONE: DI FORMA IRREGOLARE-TROPPO SOTTILE-CON MARGINI SFUMATI-NON SIMMETRICI DA AMBO I LATI

N.B. - L'IMPORTANZA DEI DIFETTI E' DECRESCENTE

COLORE

 

La struttura cromatica che determina il colore del diamante codalunga è composta da pigmenti melanici, eumelanina a feomelanina, oltre ai lipocromi che danno colore al becco, giallo nella specie tipica a rosso nella sottospecie heki. La colorazione generale varia dal violaceo del petto a ventre al grigio azzurrato della testa che ben si stacca sul bruno scuro delle ali al bruno ruggine del dorso. Il fenotipo è completato dal colore nero the interessa la bavetta, il calzone , le redini a la coda. Il codone non è interessato da nessun pigmento per cui rimane bianco candido in tutte le mutazioni.

Il criterio generalizzabile per tutte le varietà è che la struttura cromatica deve tendere alla massima saturazione dei pigmenti.

La specie tipica, a becco giallo, presenta il colore delle zampe piuttosto rosato a la colorazione generale leggermente più chiara specie nelle parti inferiori.

CHIAVE DI LETTURA DELLA SCHEDA

DEFINIZIONE DI TONALITA'

  • CHIARO
  • SCURO

DEFINIZIONE DI LUMINOSITA'

  • BRILLANTE
  • OPACO

DEFINIZIONE DI DENSITA'

  • UNIFORME
  • SFUMATO

TERMINOLOGIA DEI COLORI

SERIE DEI NERI:

  • NERO
  • GRIGIO - GRIGIASTRO
  • BIANCO - BIANCASTRO

SERIE DEI BLU'

  • AZZURRATO
  • BLUASTRO
  • VIOLACEO

SERIE DEI RUGGINE

  • MARRONE
  • RUGGINE
  • BEIGE

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